Presentazione

Il carattere innovativo della struttura consiste nella ricerca di un modello di sapere che preveda la gestione unitaria di problematiche spesso affini o convergenti da parte di discipline che - nel rispetto delle proprie specifiche singole radici - condividono un orizzonte prospettico: quello della Qualità della Vita. Mai come oggi così spiccatamente cruciale e, si potrebbe dire, urgente.

Finalità scientifiche: il focus strategico della ricerca del Dipartimento.

Nel loro complesso, i campi di ricerca del Dipartimento conferiscono particolare importanza a un approccio alla salute incentrato sulla prevenzione, per meglio corrispondere alle esigenze di una società che vede aumentate le aspettative di vita ma che, tuttavia, non può ridurre questo aumento a un solo incremento quantitativo, avendo (come sottolineato anche dall'Unione Europea) come obiettivo primario quello di “aggiungere vita agli anni”.

Centrale diventa quindi la questione di stili di vita che non siano meramente “conservativi” o esasperatamente “spettacolari”, ma creativi (casi esemplari sono sport e moda): tali, cioè, da generare comportamenti in cui l’individuo, messo in condizioni di acquisire una coscienza critica, realizza, definisce e comunica la propria identità.

Priorità tematiche del Dipartimento sono quindi le discipline di base inquadrabili nella macroarea delle “Scienze per la Vita” che riguardano gli ambiti biologici e chimici, in grado di sfruttare opportunità di ricerca nuove ed emergenti che riguardino problematiche connesse alla salute dell’uomo in un’ottica di prevenzione.  Fornendo in tal modo le basi scientifiche per azioni protettive/preventive in grado di contrastare le principali patologie del benessere anche in un’ottica di genere.

Tuttavia, in questa prospettiva, diventa atrettanto cruciale recuperare anche il potenziale educativo e formativo riposto in quegli ambiti di Vita indagati dalle “Scienze umane e sociali”.
Ambiti relegati genericamente nel limbo del “tempo libero”, ma che invece stanno diventando sempre più rilevanti nella nostra società e che sono oggetto di una ricerca più orientata al mercato che all’indagine scientifica e applicativa.
La distinzione stessa tra "tempo libero" e "tempo produttivo" tende anzi a stemperarsi, con la crescente valorizzazione delle attività non lavorative oltre i semplici concetti di “riposo” e “svago” verso aspetti di crescita complessiva della persona e delle relazioni sociali.

E' evidente quanto tale insieme di questioni sia integrabile con la vocazione specifica del territorio riminese, la cui economia incentrata sul turismo costituisce una sorta di laboratorio ideale per problematiche di questo genere.

Le peculiarità della ricerca svolta all’interno del Dipartimento.

Al di là di tutti i progetti riconducibili ai singoli settori disciplinari, le peculiarità della ricerca svolta in Dipartimento si possono riassumere in tre punti:

  1. indagine in campi in cui prevale un sapere ancora eminentemente pratico (operatori della salute, del benessere e della prevenzione, dell’attività sportiva, della moda) che, essendo sempre più socialmente rilevante se non addirittura decisivo, richiede l’elaborazione di una riflessione scientificamente organizzata
  2. risposta a esigenze specifiche di un territorio fortemente polarizzato verso precisi settori economici
  3. contributo a un ripensamento dello spazio, anzitutto quello della città di Rimini, entro il quale si sperimentano gli stili di vita nelle loro componenti materiali - legate sia al corpo (dall' alimentazione alla motricità) sia alla realtà urbana - e immateriali, legate all’immaginario e alla produzione simbolica.

Le realtà economico-professionali con cui il Dipartimento può prioritariamente e immedia­ta­mente collaborare sono:

  1. il sistema sanitario del territorio
  2. l’industria del turismo e del tempo libero della Riviera romagnola
  3. il distretto della moda della provincia di Rimini
  4. le piccole e medie imprese del territorio impegnate nella produzione di prodotti per l’estetica  e per l’industria farmaceutica (principi attivi, semi-lavorati o prodotti finiti)
  5. le piccole medie imprese del territorio impegnate nella produzione agro-alimentare di qualità e ad alto grado di innovazione (es. IV gamma)
  6. le aziende termali della Romagna.